Naso, o naso enorme.

Molletta per appandere i panni.

Se per maledire scherzosamente qualcuno, in tutta Italia si dice «figlio di un cane», a Livorno si preferisce «nato da 'n cane».

L'alternativa è «nato di 'ane».

Poco più morbido di nato da 'n cane, ma sostanzialmente identico.

Il latte che si dà ai bambini, in genere nel biberon.

Nipote.

Nessuno.

Varianti: nissuno, nissuni.

Il pronome personale che significa «a lui». Vale anche per il femminile «a lei» e per il plurale «a loro».

«Ni voglio dà 'r bongiorno» può voler dire:

1. Gli voglio dare il buongiorno
2. Le voglio dare il buongiorno
3. Voglio dare loro il buongiorno.

Niente, nulla. Corrisponde al nisba usato in tutta Italia.

Vedi gnelo.

Vedi gnene.

Nipitella, nepitella.

Tenero nomignolo da dare a un bambino o a un ragazzino. Tuttavia, se con lo stesso nomignolo viene appellato un adulto con il quale non v'è una consolidata amicizia, dal tenero si può addirittura passare al minaccioso. Tutto dipende dal grado di confidenza, dall'intonazione della voce e dall'espressione del viso, mentre ci si rivolge al "nini" di turno.

Nessuno.

Varianti: nessuni, nissuno.

Nessuno.

Varianti: nessuni, nissuni.

Colpo sulla testa dato con le nocche della mano chiusa.

Solo nella locuzione fare nocciolo.

Nomignolo che serve a chiamare ad alta voce un passante amico o conoscente. A Livorno non ha un preciso significato: è per tutti una manifestazione di simpatia, o tuttalpiù di lieve scherno, ma ognuno lo intende a proprio modo. A Firenze sembra indichi una persona alta e robusta.