Condividi questo lemma
LINK COPIATO NEGLI APPUNTI
ANNULLA
A–Z
S
S'è avuta

Locuzione che significa «Siamo fregati».

(†) Salacchìno

Colpo dato di striscio sul sedere di qualcuno, usando contemporaneamente l'indice e il medio. E' una lieve ma fastidiosissima "frustata".

(†) Sàrago

Forte abbiocco, sonno boia.

Oggi m'è preso un sarago ho fatto una bùa nel letto!
trad. Oggi m'è preso un tale abbiocco che sono sprofondato nel letto!
– Ci vieni ar cine?
– No, 'n ce la fo, piglio la via de' saraghi.
traduzione:
– Vieni al cinema?
– No, sono stanco e non ce la faccio, m'incammino verso il letto.
Sbarroccià
ossia: sbarrocciare

  1. Perdere il controllo.
  2. Esagerare.
  3. Commettere uno o più errori, prendere una cantonata.

Sbibbolà
ossia: sbibbolare

Verbo che indica il disagio fisico provocato dal freddo. Sinonimo di zizzolà, arrocchettà.

Sboddà
ossia: sboddare

Diventare grassi. Il verbo deriva dal sempre labronico sostantivo bodda.

Sbombolà
ossia: sbombolare

  1. Rompere un oggetto, mandarlo in frantumi.
  2. Malmenare qualcuno, gonfiarlo dalle botte. Come sciagattà.
  3. Assillare, infastidire, rompere le scatole.

Ho sbombolato la biciretta.
trad. Ho distrutto la bicicletta.
Bada, ti sbombolo di puntate!
trad. Stai attento, ti distruggo dai pugni!
Con tutti ve' discorzi m'hai sbombolato.
trad. Con tutti quei discorsi mi hai sfinito di noia, devastato la psiche.
Sbraciolàssi
ossia: sbraciolarsi

Farsi del male cadendo o sbattendo in un ostacolo, così male da portarsi via "braciole di carne" dal corpo.

(†) Sbuonàta
ossia: sbuconata

È un triviale aggettivo che di solito si affibbia alla madre dell'interlocutore: «Tu' ma' sbuonata» gli si dice, e non per fargli un complimento.

Il livello di volgarità è agli estremi, a pari di buóna, o forse ancora più elevato.

Scaciàto

Aggettivo che indica un ambiente trascurato, che cade a pezzi; oppure qualifica una persona mal ridotta e trasandata.

Scàcio

Abbreviativo di scaciato.

Scagliòzzi

Fette di polenta fritta.

Scammellare

Il verbo scammellare è riportato anche in alcuni dizionari di italiano, ma non in tutti. Quando vi figura, la sua definizione è la seguente: «Prendere l'andatura del cammello».

A Livorno lo stesso verbo significa togliersi di torno, andar via velocemente, tant'è che spesso viene usato in forma imperativa «Scammella, vai!» per dire a qualcuno «Levati subito dai piedi!».

† Scarbónchio

Carbónchio, la malattia infettiva comune all’uomo e ad alcuni animali, dovuta a particolari bacilli.

Scarcagnàto
ossia: scalcagnàto

Visibilmente povero, vestito male, disgraziato.

(†) Scartìno

Vedi scattino.

† Scattìno

Alterazione di scartino, dal verbo scartare (vedi nota in basso).

Un tempo lo scattino indicava il gioco del calcio di strada, con un regolamento simile a quello del calcio vero e proprio, ma riveduto e corretto da chi, durante la partita precedente, aveva vinto la scazzottata.

Nel gergo calcistico, scartare significa evitare un avversario eludendone l'intervento, rimanendo con la palla al piede. È ciò che oggigiorno viene chiamato dribbling.

Scazzà
ossia: scazzare

Andare a caso, "buttarla lì". Oppure indovinare qualcosa per pura fatalità, col solo aiuto della fortuna (es. la corretta risposta a un esame, un bersaglio colto al centro ecc.).

Te, a carte, ti riesce artro che scazzà.
trad. Tu, a carte, riesci solo ad avere fortuna.

Allontanandosi da Livorno, il verbo scazzare assume un significato completamente diverso: per certi aspetti ne diventa l'opposto. Tant'è che in molte parti della Toscana scazzare significa sbagliare; mentre scazzato vuol dire annoiato, scoglionato, irritato. Infine, con scazzarsi si intende litigare.

«Quei due si sono scazzati» a Firenze significa «Quei due hanno litigato».

Scazzàta

Colpo di fortuna, botta di culo.

Ho beccato un terno al lotto, boia che scazzata dé!
(traduzione superflua)
Schizzignóso

Schizzinoso.

Sciagattà
ossia: sciagattare

Picchiare violentemente, malmenare.

Ha provato a dammi 'n picchio, ma sono io che l'ho sciagattato.
trad. Ha provato a darmi un pugno, ma sono io quello che lo ha pestato a sangue.
Sciagattàto

Malconcio, terribilmente malandato.

Si può essere sciagattati per aver preso un sacco di botte, oppure per trovarsi in pessime condizioni estetiche.

† Sciambèlla

Curiosa alterazione di ciambella. Può indicare:

  1. la pasta dolce a forma di cerchio;
  2. il salvagente;
  3. la tavoletta del water.

Scianguinà
ossia: scianguinare

Sanguinare, oppure far sanguinare qualcuno per averlo malmenato.

Questa ferita continua a scianguinà!
(traduzione superflua)
Se un la fai finita ti sciànguino dalli stiaffi.
(traduzione superflua)
Scìmmia

Sbornia. Identico a briàa.

Sciugnàto

Si dice sciugnato a chi si presenta elegante, ripulito e ben pettinato. Ma ancor più sciugnato è colui che, nel tentativo di mostrarsi impeccabile, si cosparge di untuosa brillantina.

Scoglionàto

Annoiato, sfavato.

† Scòle

Penne, la pasta corta più comune.

(†) Sconfinferà
ossia: sconfinferare

Convincere, soddisfare. Viene usato soprattutto per mettere in dubbio la bontà di qualcosa o l'affidabilità di qualcuno.

Queste scarpe un mi sconfinferano, un le 'ompro.
trad. Queste scarpe non sembra soddisfino le mie esigenze, non le compro.
Lui lì un mi sconfinfera punto.
trad. Quel tizio non mi convince per niente.
(†) Scoprì 'r bùo alla 'onca
ossia: scoprire il buco alla conca

L'esatto corrispondente dell'ironica locuzione scoprire l'acqua calda, usata in tutta Italia.

(†) Scorrucciàto

Vedi la locuzione esse(re) scorrucciati.

Scozzà
ossia: scozzare

Gareggiare.

Vòi scozzà?
trad. Vuoi fare a gara?
Scòzzo

Gara, competizione.

Si fa uno scozzo a bigliardo?
(traduzione superflua)
† Scuccussù

Cuscus, l'alimento tipico del Nordafrica e del Vicino Oriente. Qualcuno lo chiama cuscussù.

(†) Sculàto

Sfortunato.

A Livorno è frequente sculato ma non sculo, che invece a Firenze è il modo più comune per definire la sfortuna.

Scurréggia

Scorréggia.

† Sdrùciolo

L'impianto noto a tutti come scivolo, spesso presente in giardini e parchi attrezzati per giochi di bambini.

Segàta

Cosa di poco conto, di modesta entità. Segàta serve anche per ridimensionare un evento, a ridurne l'importanza.

L'esame d'italiano? Vai tranquillo, è 'na segata.
(traduzione superflua)
Séma

Seme di zucca tostato e salato. Singolare: la sema, plurale: le seme.

In virtù della sua forte assonanza con sega, il termine viene spesso utilizzato per sostituire una comune volgarità: «Lui lì mi fa 'na sema a me» (Quel tizio mi fa... un baffo).

† Semàfero

Semaforo.

† Sempàtio
ossia: sempatico

Simpatico.

Sentissi strùgge
ossia: sentirsi struggere

Avere una terribile fretta che qualcosa avvenga, nel bene e nel male. Ad esempio: agitarsi nell'attesa di una persona, morire dal desiderio di andarsene da un luogo, avere una voglia pazza di mangiare qualcosa.

Sfarinà
ossia: sfarinare

  1. Malmenare qualcuno, sciagattarlo di botte. Il riflessivo è sfarinarsi (sinonimo di sfracellarsi), pronunciato sfarinassi.
  2. Devastare psicologicamente una persona, annoiarla a morte.
  3. Distruggere un oggetto, mandarlo in mille pezzi.

Sfavàto

Annoiato, scoglionato.

Sfranellà
ossia: sfranellare

Pomiciare. Identico a fare franella.

'n dove sei stato tutto 'r giorno, a sfranellà?
(traduzione superflua)
(†) Sgainà
ossia: sgainare

Rompere, fare a brandelli.

(†) Sgambétta

Solo nella locuzione fare la sgambetta.

(†) Sgarganà
ossia: sgarganare

In teoria il suo significato sarebbe sgozzare; in pratica si usa per dare l'idea dello sfinire, sfiancare il partner con l'impeto della (diciamo così) passione amorosa.

– L'hai vista Maila?
– Vista? L'ho sgarganata!
(traduzione superflua)
Sghignà
ossia: sghignare

Rompere la ghigna. Il riflessivo è sghignarsi, pronunciato sghignassi.

Ho 'ntrampolato, mi stavo pe' sghignà!
trad. Ho inciampato, mi stavo per rompere il muso.
È cascato dar tetto e s'è sghignato.
(traduzione superflua)
(†) Sgómbero

Trasloco.

† Sgovonà
ossia: sgovonare

Mangiare senza freni, con grande soddisfazione, gusto e foga.

(†) Sgranà
ossia: sgranare

Mangiare in abbondanza e con gusto.

(†) Sgranàta

Gran bella mangiata.

Che sgranata ieri sera!
trad. Che bella abbuffata ieri sera!
Sgroppà
ossia: sgroppare

Faticare molto, studiare o lavorare sodo.

(†) Sigarétta

Rotolino sul quale viene avvolto il filo per cucire.

† Sinnò

Sennò, altrimenti.

Come in vari altri casi, il livornese sembra assomigliare più al romanesco che al fiorentino.

(†) Sìsa

Giocata, scommessa al totocalcio con apposita schedina. Proviene da SISAL, il gestore dei principali concorsi a pronostici italiani.

L'hai gioàta la sisa?
(traduzione superflua)
Ho vinto la sisa!
(traduzione superflua)
† Sìto

A Livorno e in larga parte della Toscana, sito significa cattivo odore.

Siùski

Nome di un tuffo personalizzato, di stampo tutto labronico. Ognuno ne ha una propria idea: la più diffusa è che la siuski debba produrre schizzi d'acqua elevatissimi, più alti sono e meglio è. Di nessuna importanza invece è il gesto atletico: più è inguardabile e più fa ridere, quindi benvenuto a chi fa schifo a vedersi.

(†) Slìppe
ossia: slip

Oggi indica principalmente la mutanda sgambata, un indumento di biancheria intima; un tempo era solo il costume da bagno.

† Smarvàta
ossia: smalvata

Flusso improvviso di cattivo odore.

Smoccolà 1
ossia: smoccolare

Rompere il muso, in particolare il naso, laddove risiede il moccolo (detto anche moccio). Il riflessivo è smoccolarsi, pronunciato smoccolassi.

Ho 'nciampato nello scalino, manca pòo mi smoccolo.
(traduzione superflua)
Bada un ti smoccolà!
trad. Attenzione a non romperti il muso!
Smoccolà 2
ossia: smoccolare

Bestemmiare.

Smusà
ossia: smusare

Rompere il muso, sghignare. Il riflessivo è smusarsi, pronunciato smusassi.

M'ha fatto incazzà, manca pòo lo smuso.
trad. Mi ha proprio innervosito, per poco non gli rompo il muso.
Boia, stava per smusassi 'olla lambretta.
(traduzione superflua)
† Sòrba

Come topa.

Sortì
ossia: sortire

Uscire, andare fuori.

Volevo sortì ma pioveva.
(traduzione superflua)
† Sosfrìtto

Soffritto.

Spaccascurrégge
ossia: spacca scurregge

Spaccone, pallone gonfiato. Di fatto persona insicura, debole, che millanta doti non sue.

Spardégne

Così a Livorno vengono chiamate le espadrilles, le calzature estive per donna e per uomo, di tela robusta, con suola di corda intrecciata.

Spendolà
ossia: spendolare

Spenzolare, far penzolare, tenere un oggetto sospeso nel vuoto in modo che penzoli.

Un ti spendolà dar terrazzo, vai di sotto!
trad. Non spenzolarti dal terrazzo, rischi di cadere giù!
Spetézza

Bambina o ragazzina curiosa, peperina, ciarliera; una simpatica rompiscatole.

Il corrispondente maschile spetezzo non esiste.

Spiacciàto
ossia: spiaccicato

Spiccicato, identico.

È uguale ar su' babbo, spiacciàto!
(traduzione superflua)
Spicinìo

Massacro, sfacelo, sbriciolamento; oppure sperpero, consumo eccessivo.

Spicinio si trova anche sui dizionari di italiano, ma viene usato quasi esclusivamente in Toscana. A Livorno, poi, appartiene al lessico quotidiano di tutti: non è affatto un vocabolo ricercato, come invece suona altrove.

Spillaccherà
ossia: spillaccherare

Spettegolare, malignare.

Un lo posso più sentì, è sempre a spillaccherà.
(traduzione superflua)
(†) Spillaccheróne
(†) Spucià
ossia: spuciare

Vincere una competizione con ampio margine. Come dare una cenciata.

Squacquarèlla

Pesantissimo epiteto da gridare in faccia al peggior nemico; oppure, se la confidenza lo consente, da affibbiare in tono scherzoso al migliore amico.

Circa il preciso significato del lemma, per buona creanza il dizionario si avvale della facoltà di tacere.

Stare dietro

Corteggiare, fare il filo, battere.

Stecchìto

Freddissimo.

Bimbi, arziamosi da questa panchina: è diaccia stecchita.
(traduzione superflua)
Mi scardi ir brodo? E' stecchito.
(traduzione superflua)
Stempià
ossia: stempiare

Cogliere in pieno. Il verbo stempiare viene usato per dare l'idea della forza e della precisione con cui un bersaglio (che può essere anche umano) viene centrato.

Quer bimbo ha tirato 'n sasso a 'n piccione. Poveraccio: l'ha stempiato!
(traduzione superflua)
Un cretino è passato cor rosso, manca pòo mi stempia!
(traduzione superflua)
(†) Stiacciàta

Schiacciata all'olio, focaccia salata e sottile.

(†) Stiantà
ossia: stiantare

Schiantare, morire. Oppure morire dalle risate.

Se' troppo redìolo, mi fai stiantà!
trad. Sei troppo simpatico, mi fai morir dalle risate!
Stioccà
ossia: stioccare

Deformazione di schioccare, ma con diverso significato. Può voler dire buttare, infilare: «Mi stiocco a letto e dormo tre giorni», oppure dare, tirare: «Ti stiocco un ciaffone ner muso» (Ti do uno schiaffo sul viso); e ancora: «Quando l'ho vista ni volevo stioccà un ciuccione» (Quando l'ho vista volevo darle un bacio sulla bocca). E' pur vero che un bacio può schioccare, ma il livornese è improbabile che pensi al rumore dello schiocco: più facilmente ha in testa il proprio impeto, quando stiocca.

Stoppinà
ossia: stoppinare

Chiudere bene, fin troppo bene, porte e finestre.

Anche una persona che si chiude in casa per ore o per giorni viene detta stoppinata.

Bimbo, quand'è che te ne vai a piglià 'n po' d'aria? E' tutto 'r giorno che sei stoppinato 'n camera.
(traduzione superflua)
Stoppóne

Omosessuale, gay. Connotazione non necessariamente offensiva, ma sicuramente ironica. Famoso in tutta la città negli anni 60 Mario lo stoppone.

Storciodiòllo
ossia: storcio di collo

Violento scapaccione. Variante: storcióne.

Storcióne

Violento scapaccione. Variante: storciodiòllo.

Stòrgere

Storcere, piegare.

Stragià
ossia: stragiare

Abbigliare, truccare o pettinare disastrosamente una persona. Il significato è simile a straziare (verbo da cui certamente deriva), ma si riferisce unicamente a uno strazio di natura estetica.

Iolanda, o come ti sei stragiata oggi?
(traduzione superflua)
Mamma mia com'è stragiato lui lì!
(traduzione superflua)
(†) Stranùto

Starnuto, sternuto.

Strónzolo

Stronzo.

Non è come formicola o conigliolo che sono in disuso da decenni: stronzolo è vivo e vegeto. È più incisivo e mille volte più efficace di stronzo.

Struggiménto

Fase acuta dello struggere.

(†) Struscià
ossia: strusciare

Passare il cencio bagnato per terra, lavare il pavimento.

Stùcco

Vedi la locuzione essere stucchi.

† Stùpito

Stupido.

Sùdicio

  1. Pattume, bussolo della spazzatura.
  2. Cesta dei panni sporchi.

– Mamma, 'ndove lo metto 'r camiciotto?
– Un lo senti che avella? Buttalo ar sudicio.
traduzione:
– Mamma, dove metto la camiciola?
– Non senti che emana cattivo odore? Gettala nella cesta dei panni sporchi.
Svagellà
ossia: svagellare

Vaneggiare, delirare, dare i numeri.

(†) Svòrta
ossia: svolta

Curva.

– 'ndove t'aspetto?
– Subito dopo la svorta.
(traduzione superflua)
† Svragellà
ossia: svragellare

Come svagellà.

 
SUL DIZIONARIO
A-Z
A – Z
A
53 lemmi
»
B
66 lemmi
»
C
65 lemmi
»
D
15 lemmi
»
E
13 lemmi
»
F
46 lemmi
»
G
49 lemmi
»
H
0 lemmi
 
I
17 lemmi
»
J
0 lemmi
 
K
0 lemmi
 
L
19 lemmi
»
M
41 lemmi
»
N
18 lemmi
»
O
9 lemmi
»
P
70 lemmi
»
Q
3 lemmi
»
R
32 lemmi
»
S
98 lemmi
»
T
41 lemmi
»
U
8 lemmi
»
V
10 lemmi
»
W
0 lemmi
 
X
0 lemmi
 
Y
0 lemmi
 
Z
11 lemmi
»