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P
† Paccherìno

Di modi effemminati, finocchio.

Padèlla

Patella, il mollusco che vive attaccato agli scogli.

(†) Padùlo

E' il nome dell'organo genitale maschile. Non serve per indicarlo nel suo ambiente reale, ma disegnato sul muro o sul diario scolastico del compagno di banco.

(†) Pàlle

Nomignolo affettuoso che si dà al ragazzino.

Pallétio
ossia: palletico

Indica il tremore involontario del corpo che spesso affligge le persone anziane; oppure il movimento nervoso di un braccio o di una gamba, tipico di chi è particolarmente irrequieto.

Talvolta il termine pallétio si utilizza come sinonimo di uggia, fastidio, noia, specialmente per invitare una persona a non trasmetterci il proprio tedioso stato d'animo.

Ci stai un minutino fermo? Mi fai venì 'r pallétio.
trad. Vuoi stare un attimo fermo? Mi stai facendo innervosire.
(†) Pallétte

Frequente alternativa a palle, che conferisce maggiore affettuosità al nomignolo.

Palloccolóso

Noioso, ripetitivo.

Pappìna

Colpetto alla nuca, dato soprattutto per ammonire, non per far del male.

Partàccia

Rimprovero accanito, denso di risentimento. Scenata livorosa.

Passàta

Cerchietto per capelli.

Patàna

È il nome della giornata di bonaccia, quando in mare c'è totale assenza di vento e pace assoluta.

† Patate mascé

Usato anche a Pisa, a Lucca e forse altrove, è il nome che il livornese dava al purè di patate.

Sembra che mascé provenga dal mare, dai fiorenti scambi di merci, di lingue e di culture che avvengono in una città di porto: mushed, in inglese, significa schiacciato, ridotto in poltiglia.

Pàtta

Rovinosa caduta a terra. Pressappoco come pattone.

Se un la smetti ti do 'na patta.
trad. Se non la smetti ti scaravento per terra.
Pattóne

E' l'accrescitivo di patta, che per l'occasione da femminile diventa maschile. Pattona non esiste.

M'è sdruciolato l'aradio e ha preso 'n pattone.
trad. Mi è scivolata di mano la radio ed è finita in terra.
– Perché sei ingessato?
– Perché ho preso 'n pattone e mi sono spappolato 'no stinco.
(traduzione superflua)
(†) Peneróne

Accrescitivo di penero, che in italiano indica un oggetto pendente, come una frangia o un pendaglio.

A Livorno il penerone è un giovane sfaccendato, sempre in giro senza meta.

† Penna bianca

Persona che prova morboso piacere nello spiare scene o atti erotici. Guardone, voyeur.

† Pennicellìna

Penicillina.

Pentolàccia

Gioco che si pratica intorno al periodo della quaresima, nel quale i partecipanti con gli occhi bendati tentano di rompere con un bastone una pesantissima pentola di terracotta piena di dolciumi, legata in alto e sospesa a mezz'aria, in modo tale che, dopo i primi colpi, questa inizi pericolosamente a dondolare e infondere allegria fra la gente. Si ride molto perché il rischio che sia la pentola a smusare i giocatori è assai elevato.

(†) Pepè

Nel vocabolario dei bambini molto piccoli, così viene chiamata l'automobile: la pepè.

† Persiàna

Bevanda fresca e alcolica, a base di sciroppo alla menta, con aggiunta di anice e acqua minerale gassata.

Va da sé che per questa antica bevanda, ciascun livornese conosca alla perfezione la giusta ricetta. Ovviamente non ce n'è una uguale a un'altra.

† Perzémolo

Prezzemolo.

† Péscio

Singolare di pesci. Un pescio, due pesci.

Pestà
ossia: pestare

Andare ad alta velocità.

– Vieni, ti porto 'n motociretta.
– Sì ma un pestà troppo eh?
traduzione:
– Vieni, ti porto a fare un giro in moto.
– Sì ma non correre troppo, va bene?
Péta

Peto, puzzetta.

Pettàta

Colpo d'aria fredda al petto, sovente causa di raffreddore o altro disturbo.

(†) Pezzìna

Assorbente o panno igienico, atto a contenere il flusso nella fase mestruale della donna. Pezzina è il modo più volgare per definirlo.

Pèzzo

Qualunque dolce di piccole dimensioni che viene consumato al bar. Dire al cassiere «cappuccino e pezzo» significa «ho preso un cappuccino e una brioche (o un cornetto, un frate eccetera)».

Volendo, il pezzo può anche indicare un alimento salato, come un tramezzino o un panino al prosciutto. Ma poiché il salato ha quasi sempre un prezzo maggiore del dolce, alla cassa è necessario specificare: «caffè e pezzo salato».

Piattóni

Pidocchi del pube, piattole.

Pìcchio

Pugno, puntata.

Se un la smetti ti do 'n picchio ner muso.
trad. Se non la finisci ti do un pugno in faccia.
Piglià gambone
ossia: pigliare/prendere gambone

Prendere eccessiva e inopportuna confidenza.

Occhio: lui lì piglia gambone facirmente.
trad. Attenzione: quel tizio prende smisurata confidenza con facilità.
Pìgna

Grappolo d'uva.

† Pìla

Vasca di pietra o di marmo in cui vengono lavati i panni.

Pillaccheróne

Chiacchierone, spesso maldicente. Più raro: spillaccherone.

Pìna

Pigna, il frutto del pino.

Sei duro 'ome le pine verdi.
trad. Hai la testa dura come le pigne acerbe.
(†) Pingózzo

Gioco con palline che vengono spostate per mezzo di un biscotto.

Pipà
ossia: pipare

Variante di trombare, zebare.

Pìpi

Organo genitale maschile. Il pipi non viene quasi mai associato a pratiche sessuali: perlopiù è quello dei bambini.

Quello che a Livorno è 'r pipi, a Firenze è i' cinci o i' lilli.

† Pìpo

Variante di pipi.

Pìppolo

Qualunque oggetto sia da premere per accendere o spegnere un dispositivo, oppure che assomigli a un pulsante o a un interruttore. Volendo, può chiamarsi pippolo anche un neo sulla pelle.

– Nedo, accendi 'n po' la luce, vai.
– Un trovo 'r pippolo, dov'è?
(traduzione superflua)
Pirulìno

Cono di carta stretto, lungo e appuntito, usato dai ragazzi come proiettile per la cerbottana.

Pìtta

Solo nella locuzione fassi la pitta.

† Polènda

Polenta. Variante: pulènda.

† Polesteròlo

Polistirolo.

(†) Portà per bocca
ossia: portare per bocca

Parlar male di qualcuno.

Pòsa 'r fiasco!
ossia: posa il fiasco

È uno dei tanti modi per dare scherzosamente dell'avvinazzato all'amico che passa per strada. Oppure, se il contesto è litigioso, per infamare l'interlocutore con un concetto così traducibile: «Parli a vanvera, sei ubriaco, abbandona il fiasco di vino e dedicati ad altre attività».

Pòtta

Organo genitale femminile, fica, topa. Con un tocco di goliardico maschilismo può sostituire "bella donna".

Boia, che potta lei lì!
trad. Accipicchia, che donna attraente è quella!
Pottaióne

Incline alla pottata. Oppure snob, con la puzza sotto al naso, che tende a ostentare il proprio status. E quando il suo reale status è quello di autentico allezzito, il vero pottaione è capacissimo di mangiare pane e cipolla, pur di comprarsi la fuoriserie da sbattere in faccia al mondo.

Rimane da dire che, nonostante tutto, spesso il pottaione suscita simpatia: è rediolo da morì.

Pottàta

Pottata ha un'infinità di significati; e come molti altre voci labroniche, è soggetta a una personale ed estemporanea interpretazione.

La pottata può essere un acquisto al di sopra delle possibilità economiche di chi lo effettua; può essere un oggetto oltremodo lussuoso; può essere un'azione esageratamente vistosa, e può essere qualunque cosa spettacolare (anche pacchiana) venga messa in mostra.

In certi casi, tuttavia, si sente dire «Boia che pottata!» in positivo, come segno di ammirazione verso qualcosa che è apparso bello, seducente, gradito.

† Preciùtto

Prosciutto. Variante: presciutto.

Prendere una razzata

Scottarsi violentemente al sole.

† Presciùtto

Prosciutto. Variante: preciutto.

(†) Previlègio

Privilegio.

Prìspolo

Aggeggio, pippolo.

Pròpio

Proprio.

† Propòscide

Proboscide.

(†) Pùce

Pulce.

† Pucìno

Pulcino.

(†) Pucióso

Tirchio.

Popò di pucioso lui lì, dé!
trad. Che razza di taccagno è quello, mamma mia!
Pùla

Così vengono chiamate le forze di polizia, ma solo quando è preferibile starne alla larga per non incappare in una multa, un arresto o sanzioni d'altro tipo.

Tela, c'è la pula!
trad. Scappa, c'è la polizia!
† Pulènda

Polenta.

Puntaròlo

Punteruolo, il piccolo utensile appuntito e munito di manico, che si adopera per fare o allargare i fori.

Puntaròlo 2

Nel gioco del calcio, è il colpo alla palla dato con la punta del piede. Il puntarolo è il classico tiro del dilettante o dell'incompetente.

Puntàta

Forte pugno, cazzotto, picchio.

Testa di 'azzo, vòi fà a puntate?
trad. Imbecille, vuoi fare a pugni?
Levati di 'ulo o ti mollo 'na puntata.
trad. Vattene o ti do un pugno.
Pùnto

Per niente.

Un mi piaci punto.
trad. Non mi piaci per niente.
Ir gelato mi piace pòo e punto.
trad. Il gelato mi piace poco, direi per niente.
Puppà
ossia: puppare

Poppare.

Pùppa!

Esclamazione usata in mille circostanze. Nella maggior parte dei casi sta per «Attaccati al tram!»

† Puppaiòla

Biberon.

Pùppe

Poppe, seno.

Boia, che du' puppe c'ha lei lì!
trad. Caspita, che seno prosperoso ha quella ragazza!
Pùppo

Ciuccio, succhietto per bambino.

Puzzo di rifrésco

Odore nauseabondo proveniente dalle fognature, che di solito si avverte quando è in corso un cambiamento di pressione atmosferica. Può inoltre significare il cattivo odore di un cane bagnato, oppure di stoviglie o di altri oggetti non perfettamente detersi.

Sento un puzzo di rifresco esagerato, seóndo me cambia 'r tempo.
(traduzione superflua)
 
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