Dal sito treccani.it: «Termine pisano e maremmano per indicare una corda terminante a nodo scorsoio, usata dai butteri per la cattura di equini o di bovini bradi. Nella terminologia etnologica è sinon. di lazo».

A Livorno, singolarmente, lacciaia perde il riferimento all'oggetto (il lazo) e assume il significato di accalappiacani.

Luogo assai distante.

Amo da pesca. Il lamo, i lami.

Vedi è un lavorone.

Tiro estremamente forte, sventola, bordata. Plurale: lécche.

Tiro violentissimo, gran bordata. Esiste anche la variante ligonàta, seppur meno comune.

Voce espressiva che sta per «Via, sciò!» Usata per scacciare animali e anche, in tono scherzoso, per allontanare i bambini. E' la livornesizzazione di «Let's go!»

Litigare.

Fortemente incline a litigare. Litigone.

Essere svegli, reattivi, intelligenti, veloci nell'agire. Così veloci da riuscire, in senso figurato, a prendere al volo il fumo delle stiacciate che stanno uscendo dal forno.

Si dice di qualcosa o di qualcuno che piace molto.

Può levà di 'ulo una bella giornata, un bel libro, una bella ragazza e così via.

Annoiare, stancare, sfinire.

Il fatto curioso è che l'identica frase può voler dire anche l'opposto, ossia indicare qualcosa di buono, di speciale, di così bello o così buono da mozzare il fiato. In questa seconda accezione è come levà di 'ulo, con la differenza che levà di sentimento si può dire ovunque e con chiunque.

Libreria.

Libro.

Variante di legonata.

Chiedere insistentemente qualcosa, mettere l'uggia, conquidere.

La parte grassa che avvolge l'addome di una persona. Il singolare lonza viene usato raramente.

Sinonimo di avaro, taccagno, ebreo.