Di modi effemminati, finocchio.
E' il nome dell'organo genitale maschile. Non serve per indicarlo nel suo ambiente reale, ma disegnato sul muro o sul diario scolastico del compagno di banco.
Nomignolo affettuoso che si dà al ragazzino.
Indica il tremore involontario del corpo che spesso affligge le persone anziane; oppure il movimento nervoso di un braccio o di una gamba, tipico di chi è particolarmente irrequieto.
Talvolta il termine pallétio si utilizza come sinonimo di uggia, fastidio, noia, specialmente per invitare una persona a non trasmetterci il proprio tedioso stato d'animo.
Frequente alternativa a palle, che conferisce maggiore affettuosità al nomignolo.
Noioso, ripetitivo.
Colpetto alla nuca, dato soprattutto per ammonire, non per far del male.
Rimprovero accanito, denso di risentimento. Scenata livorosa.
È il nome della giornata di bonaccia, quando in mare c'è totale assenza di vento e pace assoluta.
Usato anche a Pisa, a Lucca e forse altrove, è il nome che il livornese dava al purè di patate.
Sembra che mascé provenga dal mare, dai fiorenti scambi di merci, di lingue e di culture che avvengono in una città di porto: mushed, in inglese, significa schiacciato, ridotto in poltiglia.
Rovinosa caduta a terra. Pressappoco come pattone.
E' l'accrescitivo di patta, che per l'occasione da femminile diventa maschile. Pattona non esiste.
Accrescitivo di penero, che in italiano indica un oggetto pendente, come una frangia o un pendaglio.
A Livorno il penerone è un giovane sfaccendato, sempre in giro senza meta.
Persona che prova morboso piacere nello spiare scene o atti erotici. Guardone, voyeur.
Penicillina.
Gioco che si pratica intorno al periodo della quaresima, nel quale i partecipanti con gli occhi bendati tentano di rompere con un bastone una pesantissima pentola di terracotta piena di dolciumi, legata in alto e sospesa a mezz'aria, in modo tale che, dopo i primi colpi, questa inizi pericolosamente a dondolare e infondere allegria fra la gente. Si ride molto perché il rischio che sia la pentola a smusare i giocatori è assai elevato.
Nel vocabolario dei bambini molto piccoli, così viene chiamata l'automobile: la pepè.
Bevanda fresca e alcolica, a base di sciroppo alla menta, con aggiunta di anice e acqua minerale gassata.
Va da sé che per questa antica bevanda, ciascun livornese conosca alla perfezione la giusta ricetta. Ovviamente non ce n'è una uguale a un'altra.
Prezzemolo.
Singolare di pesci. Un pescio, due pesci.
Andare ad alta velocità.
Peto, puzzetta.
Colpo d'aria fredda al petto, sovente causa di raffreddore o altro disturbo.
Assorbente o panno igienico, atto a contenere il flusso nella fase mestruale della donna. Pezzina è il modo più volgare per definirlo.
Qualunque dolce di piccole dimensioni che viene consumato al bar. Dire al cassiere «cappuccino e pezzo» significa «ho preso un cappuccino e una brioche (o un cornetto, un frate eccetera)».
Volendo, il pezzo può anche indicare un alimento salato, come un tramezzino o un panino al prosciutto. Ma poiché il salato ha quasi sempre un prezzo maggiore del dolce, alla cassa è necessario specificare: «caffè e pezzo salato».
Pidocchi del pube, piattole.
Pugno, puntata.
Prendere eccessiva e inopportuna confidenza.
Grappolo d'uva.
Vasca di pietra o di marmo in cui vengono lavati i panni.
Chiacchierone, spesso maldicente. Più raro: spillaccherone.
Pigna, il frutto del pino.
Gioco con palline che vengono spostate per mezzo di un biscotto.
Variante di trombare, zebare.
Organo genitale maschile. Il pipi non viene quasi mai associato a pratiche sessuali: perlopiù è quello dei bambini.
Quello che a Livorno è 'r pipi, a Firenze è i' cinci o i' lilli.
Variante di pipi.
Qualunque oggetto sia da premere per accendere o spegnere un dispositivo, oppure che assomigli a un pulsante o a un interruttore. Volendo, può chiamarsi pippolo anche un neo sulla pelle.
Cono di carta stretto, lungo e appuntito, usato dai ragazzi come proiettile per la cerbottana.
Solo nella locuzione fassi la pitta.
Polenta. Variante: pulènda.
Polistirolo.
Parlar male di qualcuno.
È uno dei tanti modi per dare scherzosamente dell'avvinazzato all'amico che passa per strada. Oppure, se il contesto è litigioso, per infamare l'interlocutore con un concetto così traducibile: «Parli a vanvera, sei ubriaco, abbandona il fiasco di vino e dedicati ad altre attività».
Organo genitale femminile, fica, topa. Con un tocco di goliardico maschilismo può sostituire "bella donna".
Incline alla pottata. Oppure snob, con la puzza sotto al naso, che tende a ostentare il proprio status. E quando il suo reale status è quello di autentico allezzito, il vero pottaione è capacissimo di mangiare pane e cipolla, pur di comprarsi la fuoriserie da sbattere in faccia al mondo.
Rimane da dire che, nonostante tutto, spesso il pottaione suscita simpatia: è rediolo da morì.
Pottata ha un'infinità di significati; e come molti altre voci labroniche, è soggetta a una personale ed estemporanea interpretazione.
La pottata può essere un acquisto al di sopra delle possibilità economiche di chi lo effettua; può essere un oggetto oltremodo lussuoso; può essere un'azione esageratamente vistosa, e può essere qualunque cosa spettacolare (anche pacchiana) venga messa in mostra.
In certi casi, tuttavia, si sente dire «Boia che pottata!» in positivo, come segno di ammirazione verso qualcosa che è apparso bello, seducente, gradito.
Prosciutto. Variante: presciutto.
Scottarsi violentemente al sole.
Prosciutto. Variante: preciutto.
Privilegio.
Aggeggio, pippolo.
Proprio.
Proboscide.
Pulce.
Tirchio.
Così vengono chiamate le forze di polizia, ma solo quando è preferibile starne alla larga per non incappare in una multa, un arresto o sanzioni d'altro tipo.
Polenta.
Punteruolo, il piccolo utensile appuntito e munito di manico, che si adopera per fare o allargare i fori.
Nel gioco del calcio, è il colpo alla palla dato con la punta del piede. Il puntarolo è il classico tiro del dilettante o dell'incompetente.
Forte pugno, cazzotto, picchio.
Per niente.
Poppare.
Esclamazione usata in mille circostanze. Nella maggior parte dei casi sta per «Attaccati al tram!»
Biberon.
Poppe, seno.
Ciuccio, succhietto per bambino.
Odore nauseabondo proveniente dalle fognature, che di solito si avverte quando è in corso un cambiamento di pressione atmosferica. Può inoltre significare il cattivo odore di un cane bagnato, oppure di stoviglie o di altri oggetti non perfettamente detersi.
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